Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.
TOP
Michael Woods (Israel-Premier Tech): La vittoria al Tour de France era probabilmente il sogno di una carriera. Alle soglie dei 37 anni, il canadese si è tolto lo sfizio, dimostrando soprattutto una grande lucidità. Nel gruppo che si è avvantaggiato fin da inizio tappa, gli scatti e i controscatti sono iniziati quando mancavano quasi 50 chilometri all’arrivo: lui, che era uno dei corridori più quotati in fuga, è rimasto tranquillo, ha sfruttato il lavoro di altri e poi, lungo la salita finale, ha sfoderato una magnifica progressione, superando tutti i corridori che lo avevano inizialmente distanziato. Per lui, e soprattutto per la squadra, è un successo pesantissimo.
Tadej Pogačar (UAE Team Emirates): Nuova puntata della saga della sfida con Vingegaard e nuovo episodio a favore dello sloveno. La sua squadra rimane costantemente al riparo in gruppo, lui gestisce l’avvicinamento alla salita finale con tranquillità e poi piazza un solo attacco, secco, nel finale di giornata. Il rivale danese resiste, lo sloveno continua a picchiare duro sui pedali e riesce a scavare un margine, probabilmente non rimarchevole sul piano dei secondi, ma significativo per quel che riguarda il morale.
Simon Yates (Jayco-AlUla): Giusto 24 ore prima aveva perso quasi un minuto a causa di una caduta nel finale, che gli aveva anche lasciato delle botte non trascurabili sul fisico. L’inglese però ha risposto da campione ai colpi della sfortuna, rimanendo nel gruppo dei migliori fino agli ultimissimi chilometri, provando lui stesso ad attaccare e guadagnando infine secondi importanti nella lotta per il terzo gradino del podio.
FLOP
David Gaudu (Groupama-FDJ): Le precedenti giornate di gare avevano ridato colore e spessore alle sue ambizioni da podio, ma le rampe del vulcano lo hanno respinto con perdite. Il francese non ha tenuto il passo dei migliori e ha chiuso a oltre due minuti da Pogačar, finendo alle spalle di tanti altri uomini di classifica. Sulla sua condizione c’erano incertezze prima del via del Tour e i dubbi sono stati confermati.
Jai Hindley (Bora-hansgrohe): Non è riuscito a tenere il passo dei due fenomeni, e questo ci sta. Non è pero neppure riuscito a tenere le ruote dei suoi diretti rivali per il podio, staccandosi quasi subito rispetto al momento in cui è iniziata la battaglia. Bravo, però, a non affondare, ad assorbire il momento di difficoltà e a limitare i danni.
Romain Bardet (Dsm-Firmenich): Correva sulle strade di casa e aveva voglia di provare a fare qualcosa di speciale. Alla fine, però, ha incassato un ritardo pesante, scivolando molto indietro nell’ordine di arrivo di giornata e anche in classifica generale. Non sembra avere le gambe per puntare a un posto nella Top 5 della graduatoria finale e dovrà probabilmente mutare i suoi obiettivi, anche se non va dimenticato che è un corridore che migliora con il passare dei giorni, nell’arco di un Grande giro.
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